Era una di quelle notti di settembre che ancora profuma d’estate, l’aria era fresca e la città era silenziosa. Un lampione lontano illuminava la strada interrompendo il buio. Eravamo sedute sul nostro solito marciapiede, quello che ci conosce ormai bene perché raccoglie da sempre tutti i nostri segreti.
Sedute lì, ormai non sapevo più da quanto tempo, guardavamo il cielo scuro, e tutto, per qualche momento, sembrò perfetto.
“Ma ci pensi? “ disse S. rompendo il silenzio
“A cosa?”
“A queste stelle che ci guardano. È raro vedere in città tutte queste stelle”
“Chissà cosa pensano di noi, di quello che ci siamo dette stanotte” le dissi, e questa frase ci sembro così vera che per un attimo nessuna delle due aggiunse altro.
“ I segreti può contenerli solo la notte, le stelle sono abituate ad ascoltarci ” disse S sicura,
“Perché ?” Sorrisi chiedendole, senza smettere di guardare in sù
”Perché di notte tutto sembra magico. La notte è un’amica taciturna, che ascolta i tuoi pensieri finché hai voglia di raccontarglieli, senza mai interromperti. È la culla dei poeti innamorati e degli artisti. È di notte che nascono i pensieri più intimi, quelli che custodiamo gelosamente. Adesso chiudi gli occhi e respira, sentirai ognuno di loro: il poeta che scrive una poesia d’amore , le prime note di una canzone che sta nascendo, i sospiri degli amanti… e poi sentirai il tuo respiro, che come una dolce musica, rompe il silenzio ”.
Poi si alzò dal marciapiede e mi tese la mano per far alzare anche me
“che vuoi fare ?!” Le chiesi,
“Balla con me “.